Editoria: Guido Boffo verso la direzione de ‘Il Messaggero’

Roma, 15 mar. (LaPresse) – Guido Boffo, già caporedattore centrale e attualmente vicedirettore di Massimo Martinelli, sta per essere nominato direttore de ‘Il Messaggero’, in sostituzione di Martinelli che tra qualche mese andrà in pensione. Sembra proprio essere lui la scelta dell’editore, il Gruppo Caltagirone, per guidare il quotidiano romano. In pole per la vicedirezione sembra esserci Barbara Jerkov, attualmente a capo di ‘All News’ che comprende il tradizionale ufficio centrale e l’ufficio web.

Tv: Fedez a prima puntata di Belve, Rai cerca conduttori estivi

Roma, 14 mar. (LaPresse) – Entro il mese di marzo dovranno essere ultimati i palinsesti estivi delle reti Rai. Fervono i preparativi e gli incastri per conduzioni e programmi. Alcuni sono già sui blocchi di partenza. ‘Cento anni di notizie’, il programma dedicato a fatti e notizie che hanno segnato l’ultimo secolo di storia italiana e internazionale, sarà condotto da Incoronata Boccia e andrà in onda da sabato 16 marzo alle 16.30 su Rai3. Il 2 aprile riparte ‘Belve’ con 5 puntate settimanali. Nella prima, molto probabilmente ci sarà la tanto attesa intervista a Fedez. Prima serata anche per Chiara Francini il 10 o il 12 aprile in un woman show. Dovrebbe partire il 10 maggio il nuovo programma di Milly Carlucci, un talent scout alla scoperta di nuovi talenti. Dal 6 aprile riparte Carlo Conti con ‘I Migliori Anni’, per contro su Canale5 la concorrenza è allertata con l’arrivo dall’8 aprile de ‘L’Isola dei Famosi’ che vede Vladimir Luxuria in conduzione e Sonia Bruganelli opinionista. Tornando ai palinsesti estivi in casa Rai Manuela Moreno rifarà ‘Filorosso’. Nel daytime confermata la coppia Nunzia De Girolamo-Gianluca Semprini a ‘La vita in diretta’. Cercasi conduttrice interna per ‘Agorà estate’ e cercasi conduttore per ‘Unomattina Estate’ da affiancare a Greta Mauro. ‘Unomattina weekly’ andrà in onda il sabato e la domenica con la conduzione di Carolina Rey e Fabio Gallo. Confermato anche Marcello Masi, seppure c’è un problema con le sue ferie arretrate da smaltire. Tinto e Umberto Broccoli dovrebbero essere confermati a ‘Camper in Viaggio’ mentre si cerca una conduttrice da affiancare ai due al posto di Roberta Morise in gravidanza. Tg2 Italia Europa con Marzia Roncacci va avanti fino a metà luglio per poi riprendere a settembre. 

Sanremo: la ‘decima’ del sindaco Biancheri, chiudo in bellezza ma peccato no Sinner

di Marco Castoro

Roma, 31 gen. (LaPresse) – “Sono sindaco da dieci anni, sono alla fine del mio ultimo mandato, questo è il mio decimo Festival, praticamente ne ho viste di tutti i colori”. Esordisce così il primo cittadino di Sanremo, Alberto Biancheri, in un’intervista concessa a LaPresse. “L’edizione più bella? Sono tanti i ricordi indimenticabili a partire dai festival di Carlo Conti per poi passare ad Amadeus. I momenti più belli sono quelli della gente che abbiamo visto a Sanremo e che ha vissuto in città nel 2020 e poi nel 2023. E sicuramente sarà così anche quest’anno. I momenti più brutti sono ovviamente i due anni del covid, il Festival del 2021 perché è stato un festival dove, nel bene o nel male, eravamo sotto la lente di ingrandimento e in molti erano sorpresi perché avevamo fatto questa scelta. Grazie alla Asl, alla Prefettura, alla Rai ci siamo riusciti con Amadeus e Fiorello strepitosi. E c’è stato un momento importante nel 2022, quando grazie al protocollo abbiamo fatto da apripista per i teatri e per far vivere di nuovo la cultura e lo spettacolo all’interno”. Quanto al matrimonio con la Rai, il sindaco si dice convinto: “La convenzione con la Rai va benissimo, tanto più ora che abbiamo anche la seconda convenzione con Rai Pubblicità per tutti i numerosi eventi collaterali che la città offre durante il Festival. Si tratta di un valore aggiunto che ci fa crescere. Perché nei giorni del Festival, tra seconde case, alberghi e case in affitto la popolazione raddoppia, i 56 mila residenti diventano oltre 100 mila.Sono tutti appuntamenti importanti ma sicuramente la più seguita sarà piazza Colombo, è un secondo palco enorme dove chiunque può entrare dopo aver superato i controlli, ci sono anche dei collegamenti dal Festival durante lo spettacolo. Abbiamo la mostra della televisione e della radio, la sfilata dei cantanti al Green Carpet. Poi ci sarà Fiorello davanti all’Ariston con il suo programma e questa sicuramente è una novità, le luminarie di via Matteotti con le strofe ‘Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano, lasciatemi cantare sono un italiano’ per ricordare Toto Cutugno”. Per quanto riguarda l’ordine pubblico ci sono timori per eventuali sit-in o manifestazioni? “C’è un livello alto di sicurezza grazie all’ottimo lavoro svolto da prefettura, questura, forze dell’ordine e dalla nostra polizia municipale, in totale 250 uomini e nove varchi”. “I miei cantanti preferiti a Sanremo 2024? Beh mi fa molto piacere vedere i Negramaro e Annalisa, donna della Liguria”. Al contrario, non ci sarà Jannik Sinner, che Amadeus ha corteggiato fino a ieri, prima di alzare bandiera bianca di fronte alla decisione del campione di tennis azzurro: “Farò il tifo da casa. È un evento bello ma dopo questi giorni guardo in avanti e sono già a lavorare”, ha ammesso Sinner oggi. “Mi dispiace – replica il sindaco Biancheri – l’Ariston è un palco molto importante e per Sinner sarebbe stato anche un momento per trasmettere determinati valori. Per carità, la sua è una scelta legittima che rispetto e che secondo me fa parte anche del suo modo di essere. Posso capire la difficoltà, il fatto non si senta a suo agio. Noi come tennista abbiamo Matteo Arnaldi, sanremese doc che ha vinto la Coppa Davis”. Oltre a un nuovo sindaco nel prossimo Sanremo avremo anche un nuovo direttore artistico: “Vedremo quale sarà la decisione di Amadeus e della Rai”, conclude il sindaco, liquidando con una battuta la questione: “Io posso dire sorridendo che a me non l’hanno proposto di fare il direttore artistico”.

Sanremo: festival 2024 business da 60 mln, verso nuovo record pubblicità

di Marco Castoro

Roma, 30 gen. (LaPresse) – Ci vorrebbe almeno un secondo Festival di Sanremo all’anno, magari in estate, per fare bottino pieno e tornare a riempire le casse della Rai che le nuove direttive sul canone hanno in parte svuotato. Gli incassi pubblicitari fanno la parte del leone con grandi sponsor e c’è la possibilità di arrivare a 60 milioni, cifra che rappresenta il vertice della piramide. Nel 2023 si superò abbondantemente quota 50 milioni, nel 2022 furono 42 milioni, 37-38 i milioni del 2020. In pratica dal 2018 a oggi gli introiti pubblicitari sono raddoppiati. Se quest’anno si raggiungerà il record dei 60 milioni si eguaglieranno gli introiti pubblicitari degli ultimi Mondiali di calcio, con la differenza che i diritti dell’evento costarono alla Rai 150 milioni. Mentre il Festival costa molto meno. Per la convenzione con il comune di Sanremo la Rai spende poco più di 5 milioni, gli ingaggi poi non sono cifre da capogiro. Ovviamente Amadeus è in testa con circa 700 mila euro di ingaggio, 180-200 mila sono le spese per le co-conduzioni, con Mengoni il più pagato davanti a Cuccarini, Giorgia e Mannino. Nutrita come sempre la spedizione di tecnici, dipendenti e dirigenti che da Viale Mazzini riempiranno gli alberghi della riviera, circa 700 persone. Poi ci sono i grandi ospiti che non vengono certo gratis (per un’eventuale presenza di Sinner si vocifera da giorni un ingaggio di 100 mila euro). Sicuramente quest’anno il cast messo su dal direttore artistico Amadeus è superiore rispetto alle precedenti edizioni da lui condotte. E quindi non è da escludere che anche gli ascolti possano trarne beneficio, per non parlare dei discografici e delle radio che trasmetteranno i brani a spron battuto. Da superare c’è la media del 66% di share registrata nella serata finale dell’anno scorso, la più alta dal 1997, quando il festival, condotto da Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini fece segnare il 68,29%. E Amadeus farà di tutto per battere il record, visto che – salvo ripensamenti dell’ultimo momento – questo sarà il suo quinto e ultimo Sanremo. Per il prossimo anno la Rai dovrà scegliere il successore. Carlo Conti e Paolo Bonolis partono in prima fila. Nel primo caso non ci sarebbe bisogno del direttore artistico, nel secondo sì (nelle precedenti edizioni condotte da Bonolis c’era Mazzi come direttore artistico).Con Bonolis tornerebbe a Sanremo anche Lucio Presta, l’agente che quest’anno ha divorziato da Amadeus proprio alla vigilia del Festival. E chissà se come direttore artistico non venga scelto Morgan. Un altro tema da non sottovalutare è l’ordine di apparizione dei cantanti, che essendo in 30, vede gli ultimi esibirsi sicuramente penalizzati dal televoto, perché i telespettatori in terza serata diminuiscono e c’è meno tempo a disposizione per votare rispetto a chi canta nella prima fascia. A riguardo è stato assicurato che si terrà il sorteggio in mattinata, tuttavia il televoto non è un fattore trascurabile per la vittoria finale. 

Leo Gassmann nelle vesti di Califano comincia la carriera di attore

di Marco Castoro

Roma, 26 gen. (LaPresse) – Un Leo Gassmann in grande spolvero ha esordito come attore vestendo i panni di Franco Califano. E lo ha fatto strappando applausi e consensi. Una nuova carriera è ai blocchi di partenza. L’ha studiato a fondo, “non imitandolo ma ricordandolo”. “Il mio intento era quello di far conoscere un grande essere umano raccontando tutto ciò che non è stato raccontato: il suo lato umano. Questo progetto è stato costruito da tante persone che volevano bene a Franco”, ha detto in conferenza stampa il cantante-attore. “Ho curato molto anche la preparazione fisica – confessa – ho perso sei chili in tre settimane, sono andato in palestra sei giorni su sette. Ma non è stato faticoso perché non lo è mai quando fai una cosa che ami fare”.
Il film ‘Califano’ andrà in onda domenica 11 febbraio su Rai1, nella prima serata dopo la conclusione del Festival di Sanremo. Leo Gassmann sarà ospite di Amadeus all’Ariston per presentare il film e probabilmente si esibirà in una canzone del Califfo.
“Califano attira l’attenzione perché è un personaggio particolare, un grande protagonista della canzone italiana, interprete e paroliere, il Pasolini della canzone, il poeta maledetto che ha scritto più di mille canzoni”, così la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, durante la conferenza stampa.
“Abbiamo scommesso su un attore che non ha mai recitato ma che ha interpretato in maniera fenomenale la parte e in più c’è la voce: in Leo c’è tutto quello che volevamo: timbro di voce, sorriso, la forza di stare sulla scena”.
“Vorrei ringraziare i due sceneggiatori e il regista – conclude Ammirati – perché bisognava scrivere una storia difficile ed è stato fatto un lavoro splendido di narrazione. Il film ti fa venire voglia di cantare e tornare alla musica”.
“Abbiamo anche raccontato i lati oscuri, tipo il matrimonio finito con una figlia in culla”, ha sottolineato Isabella Aguilar che con Guido Iuculano ha curato la sceneggiatura. 

Sanremo: Mannoia, credo nella mia canzone e nell’orgoglio di essere donna

di Marco Castoro

Roma, 25 gen. (LaPresse) – Sesta partecipazione a Sanremo per Fiorella Mannoia. Dopo ‘Caffè nero bollente’ (1981), ‘Come si cambia’ (1984),  Quello che le donne non dicono (1987), Le notti di maggio (1988) e Che sia benedetta (2017), quest’anno ecco ‘Mariposa’. “A Sanremo si va quando hai una canzone adatta, forte e ricca di contenuti, è lei che ti porta a Sanremo”, sottolinea Fiorella Mannoia nella conferenza stampa a pochi giorni dall’inizio del Festival. “Mariposa è un brano al femminile, un manifesto, con l’orgoglio di essere donna. Mariposa significa farfalla, mi è venuta in mente mentre guardavo una serie, ‘Il grido delle farfalle’, con delle suore domenicane, chiamate le farfalle, attiviste contro la dittatura. Fecero una brutta fine, trucidate il 25 novembre. Mentre guardavo la serie mio marito prese carta e penna gettando giù frasi, mi piacquero, l’abbiamo fatto ascoltare per essere musicata. Ne è uscita una canzone con un contenuto importante dal ritmo gioioso”. “Da Sanremo non mi aspetto nulla, solo di portare una canzone in cui credo, diversa dal mio stile”, prosegue Fiorella, “Chi vince? Non lo so, non ho sentito nessuna canzone. Mi fa piacere il ritorno di Loredana (Berté ndr). Io quando rivedo le immagini di ‘Caffé nero bollente’ con i pantaloni di pelle stretti e i capelli corti mi riguardo con molto affetto, mi fa strano e tanta tenerezza. Del resto la mia carriera ha avuto una costruzione lenta, a volte confusa perché non sapevo cosa cantare”.   
“Cosa indosserò a Sanremo? Abiti con una certa femminilità, la voglio sfoggiare. La mia stilista è Luisa Spagnoli”. Sanremo è una vetrina anche per le battaglie della fondazione ‘Una Nessuna Centomila’. “Il 4 e 5 maggio saremo all’Arena con il concerto per raccogliere i fondi da devolvere ai centri antiviolenza. Bisogna cambiare mentalità e stereotipi, tipo quello delle donne di fare le crocerossine, ‘io ti salverò’, e quello degli uomini di non accettare l’emancipazione femminile. Le donne sono sempre state tra le quinte mentre gli uomini stavano sul palcoscenico. Per cambiare bisogna coinvolgere uomini e donne, all’Arena abbiamo invitato tanti maschi. Abbiamo aperto una porta, dobbiamo camminare insieme, donne e uomini. Purtroppo le dinamiche sono sempre le stesse: le ragazze continuano a scambiare la gelosia per amore, si sentono gratificate e non riescono a capire quando la gelosia diventa ossessione”. 
Su Elodie e Annalisa criticate per le immagini sexy nelle loro esibizioni Fiorella Mannoia commenta così: “Non hanno nulla da mascherare, cantano bene. Se i social le criticano? Questa gente che scrive dimentica Madonna o Beyonce, all’improvviso siamo tutti bigotti. Penso che siamo in un momento di regressione, eravamo forse molto più liberi negli Anni ’70 con le comuni e le ragazze a seno nudo ai concerti. Tutte le stronzate che una volta si dicevano al bar ora si dicono sui social. La rete ha messo in evidenza quello che siamo, ha dato un microfono a tutti.  Il momento storico non aiuta, si mettono in discussione i diritti già acquisiti: siamo migliori di chi ci governa, sempre. La libertà è una conquista, liberi totalmente nessuno lo è, per ognuno la vita è un compromesso. Io ho ceduto poco, ho cercato nelle mie scelte di tenere dritta la barra. Certo, ho sbagliato, mi sono rialzata, del resto quando prendi una decisione qualcuno scontenti perché non può piacere a tutti”. 
Il Fantasanremo? “Non c’ho mai capito niente. L’anno scorso Sangiovanni mi disse di fare questo o quel gesto per il Fantasanremo ma io non capivo nulla. Quindi quest’anno se vado scalza oppure con gli occhiali mentre canto prendo punti?”. 

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