il sale: l'oro bianco dell'antichità

dall’Ansa

IL SALE è stato l’«oro bianco » dell’antichità, ritenuto una vera e propria ricchezza al pari dell’oro e della seta. Le piste del sale sono state infatti le grandi arterie commerciali di 2000 anni fa in Europa, in Asia o in Africa intorno al deserto del Sahara. Nel mondo classico il sale, elemento essenziale per la conservazione dei cibi, oltre che per il loro condimento, era un vero e proprio genere di lusso per chi abitava lontano dalle coste. Col passare del tempo, la sua importanza si è accresciuta: il sale creava scambi, produceva tasse, sorreggeva monete e provocava persino guerre. Nel 1482, per esempio, scoppiò la terribile «guerra del sale» tra Venezia e Ferrara a seguito della volontà del duca di Ferrara di produrlo in proprio. Il sale è stato a lungo una fonte di introiti per gli Stati che ne detenevano il monopolio. Nel Medioevo parte della ricchezza accumulata grazie al sale veniva usata dal principe per il bene collettivo, in particolare per difendere la comunità. E le sue fasi di lavorazione creavano addirittura privilegi di categoria. Ma, prima di tutti, erano stati gli antichi romani a capirne il valore. Tant’è vero che proprio i romani costruirono una delle loro più importanti vie maestre, la Via Salaria Nova, proprio per trasportarvi il sale. La strada, una delle più antiche vie consolari romane, congiungeva Roma a Porto d’Ascoli sul mare adriatico passando per Rieti e attraversando l’Appennino. Il sale era così importante che anche il termine odierno di «salario» deriva da «salarium», la razione di sale che, con olio, vino e grano, si dava nell’antica Roma ai soldati e a coloro che viaggiavano per pubblici affari. Una delle tante tracce lasciate sul lessico moderno dall’antica, preziosa merce, all’origine anche di espressioni come «pagare un conto salato». Ma non erano solo i romani a servirsene. La via Salaria divenne di fondamentale rilevanza con l’intensificarsi della produzione di sale nelle saline attorno alla foce del Tevere, come quella di Ostia, e con lo sviluppo del mercato del sale nel foro boario romano. Furono i Sabini e le popolazioni dell’entroterra laziale a utilizzare la via romana come arteria, insieme al Tevere, per trasportare i loro prodotti a Roma e per acquistare il sale dalle coste tirreniche. (ANSA).

17-FEB-06 18:10

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.