Street food, quando il cibo è di strada

di Enzo Di Giacomo

Street food, ovvero “alimenti e bevande, pronti da mangiare, venduti da commercianti e ambulanti soprattutto nelle strade o in altri luoghi pubblici”. E’ la Fao a fornire la definizione semplice quanto efficace, che richiama panini, focacce, panzerotti, piadine, frittatine e molto altro.
A colmare la mancanza di un baedeker del cibo di strada, ci ha pensato il Gambero Rosso con la nuova guida “Street food. Il gusto autentico del cibo di strada italiano” con oltre 300 indirizzi che coprono tutta la penisola, un’avventura on the road con l’obiettivo di valorizzare le tipicità italiane. Insomma la narrazione di un’Italia autentica e genuina, custode di sapori che affondano le radici nel tempo, avamposti della tradizione culinaria. Tutte le regioni sono rappresentate con la segnalazione dei punti più invitanti e “buoni” e la proposta di una ricetta più significativa riproducibile anche da casa. Il simbolo di una panchina accanto alla segnalazione indica la presenza di un parco nelle vicinanze del locale: un suggerimento in più per assaporare in tutta calma.
Non solo indirizzi, perché la guida fornisce percorsi e periodi dell’anno con le tipicità del luogo per gustare il miglior cibo italiano di strada. Che trova sempre più appassionati gourmet.
Storie di famiglie che si trasmettono i “segreti” di generazione in generazione attraverso chioschi, botteghe, paninerie (oggi rinverdite in molte città italiane) e pulmini itineranti.
Il Gambero Rosso, che sta ampliando la sua produzione di guide nel campo enogastronomico, nel presentare Street food ha voluto anche premiare 20 campioni regionali che meglio rappresentano nelle loro proposte la tradizione culinaria della regione.
Infine due i premi speciali assegnati: il “Panino dell’anno” a Cristina Bowerman per il Pastrami di lingua nel suo nuovo locale “Romeo” di Roma e “Street Food da Chef”, per la rivisitazione più originale di un piatto tipico dello street food, a Valeria Piccini del ristorante “Da Caino” di Montemerano (Grosseto) per il suo Tris di trippe e lampredotto. Un piatto che prevede tre assaggi: una trippa al pomodoro, una con i fagioli e il panino al lampredotto avvolto nella carta, proprio come se fosse da asporto.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.