Il suo libro spicca il Volo. E Fabio va a caccia di Raiuno

L’unico che non ha creduto in lui è stato Andrea Vianello che in pratica come è diventato direttore di Raitre ha accantonato il progetto voluto dal suo predecessore Antonio Di Bella. È vero che i risultati degli ascolti non erano così strabilianti, tuttavia il programma di Fabio Volo divertiva il pubblico in sala e quello a casa. Nulla a che vedere con i dati delle vendite dei suoi libri. Sicuramente di un’altra dimensione. Dalla sua opera prima Esco a fare due passi, che ha venduto oltre 300 mila copie, all’ultimo, La strada verso casa, già un best seller in testa alle classifiche con 28 mila copie vendute in appena 15 giorni. Con tanti giovani in fila a ogni presentazione. E Volo ne ha fatta di strada come scrittore. Piace perché è una figura del presente. Dicono di lui che riassume gli aspetti generazionali più importanti della vita banale, quella quotidiana. Un contemporaneo mai aggressivo, ma nello stesso tempo semplice e diretto quando parla di amore, matrimonio, amicizia e famiglia. Tutto l’opposto dei nostri politici.
Volo appartiene alla scuderia di Beppe Caschetto, un agente che dopo aver fatto il buono e il cattivo tempo a La7 è entrato nelle grazie di Luigi Gubitosi. Non a caso ha trattato con il dg di Viale Mazzini l’arrivo (poi saltato) di Maurizio Crozza. E in seguito ha piazzato a Raiuno Geppi Cucciari.
In verità anche Caschetto rimase sorpreso dalla decisione di Volo di chiudere prima il suo programma. Ma l’ex Iena non si sentiva più a suo agio con il nuovo direttore Vianello. Mentre Di Bella l’aveva scelto per non far rimpiangere Serena Dandini, appartenente all’era della Raitre di Paolo Ruffini.
Comunque Caschetto è un osso duro e soprattutto sa piazzare i colpi di mercato come pochi. Volo è sulla rampa di lancio. E visto che ormai la terza rete della Rai sta diventando una specie di canale sperimentale (non a caso si è dato spazio al Gazebo di Zoro), non è da escludere che Volo possa sbarcare su Raidue, o, addirittura, su Raiuno. Magari in compagnia di un altro pupillo di Caschetto, quel Fabio Fazio che – toh, guarda il caso – è stato finora l’unico a ospitare e intervistare lo scrittore. Senza i diktat berlusconiani, infatti, anche per chi proviene da Raitre (e Fazio è già passato per Sanremo) la strada che porta sulla rete ammiraglia adesso è più facile da percorrere. A Volo, comunque, sarebbe ad hoc anche una trasmissione su Raidue, la rete che dovrebbe strizzare l’occhiolino ai giovani.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.