Rivoluzione radio. Fuori la Cuccarini

Lorella Cuccarini, Jo Squillo, Igor Righetti e Umberto Broccoli sono le prime vittime sacrificate sull’altare di Radio 1. Il nuovo direttore, Flavio Mucciante, come mossa inaugurale del suo mandato ha deciso di chiudere ben sette trasmissioni del palinsesto della prima rete radiofonica di Viale Mazzini. Si tratta di “Citofonare Cuccarini”, “Doppio femminile”, “Il Comunicattivo”, “Con parole mie”, “L’argonauta”, “L’Italia che va” e “Uomini e camion”. I sette programmi andranno in soffitta già da lunedì prossimo. Mucciante non è nuovo a questi tagli repentini in avvio di mandato. Quando nel 2009 divenne il direttore di Radio 2 mandò subito in pensione altri nomi illustri come Luca Sofri con la trasmissione “Condor”, Marco Santin della Gialappa’s che conduceva “Grazie per averci scelto” e il tandem Fabio Visca-Fiamma Satta che andavano in onda da 22 anni con “Fabio e Fiamma”.
A beneficiare di questi spazi saranno i giornalisti del giornale radio che si riapproprieranno della rete. Nelle prossime settimane infatti le edizioni del Gr sul primo canale saranno potenziate. Radio 1 diventerà davvero la rete dell’informazione con un appuntamento ogni mezz’ora.
Musica, sport, eventi e informazione sono gli ingredienti sui quali Mucciante punta per rilanciare RadioRai e riconquistare gli ascolti (in caduta libera negli ultimi anni).
Lunedì comincia l’avventura di “King Kong”, la prima novità dell’era post Preziosi (il direttore uscente tuttora barricato nella sua stanza e in attesa di una nuova collocazione). Un’ora e mezza dedicata alla cultura della musica pop (dal lunedì al venerdì alle 15 con la conduzione di Silvia Boschero ex Radio2). Cambieranno anche i format di “Baobab” e di “Radio anch’io”.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.