Arbore gioca duro contro l’azzardo

In televisione (ma non solo) la pubblicità dei giochi si diffonde a macchia d’olio. Del resto l’industria va a gonfie vele. Grazie anche ai privilegi concessi dalle lobby dell’azzardo. Ti piace vincere facile? Beh, mica tanto. Per quei pochissimi fortunati che riescono a godere una volta ce ne sono tantissimi che addirittura si ammalano per l’accanimento che la dipendenza trasmette. La ludopatia è in crescita come non mai. E lo Stato fa poco o nulla per combattere la diffusione delle patologie. Lotterie, slot machine, scommesse: a ogni angolo di strada c’è un tabaccaio o una ricevitoria. A scendere in campo contro la pubblicità che si fa in tv dei giochi è Renzo Arbore: “Sono il nemico numero uno del gioco d’azzardo e non sono assolutamente d’accordo a pubblicizzarlo in televisione”.

“Conosco molte persone che sono malate a causa della dipendenza dal gioco d’azzardo – sottolinea lo showman e musicista al Velino – che resta uno dei peggiori vizi che ci possono essere insieme a quello della droga. A essere colpite sono le fasce più deboli, i pensionati, i giovani e i più poveri che sperano di trovare la soluzione economica nel gioco. E poi c’è chi si suicida dopo aver perso tutto. Le istituzioni si prendono le loro percentuali e molte famiglie sono rovinate per essere cadute in questo vizio. Meglio allora sponsorizzare le case chiuse, almeno quella è salute per alcune persone. Occorre – è l’appello di Arbore – cominciare a ritrovare una certa etica. L’arte, la musica e anche la televisione devono ritrovare il senso educativo”.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.