Messaggero: come cambiano i talk in Rai

CORRADO AUGIAS MASSIMO GIANNINI

Un talk show per ogni rete generalista. Questa la strada indicata da Campo Dall’Orto e Verdelli per la nuova informazione Rai. Per la rete ammiraglia non ci sono dubbi: resta Porta a Porta. Rigorosamente in seconda serata perché in prima Bruno Vespa non è che abbia avuto grandissimi ascolti. Sì, d’accordo che il dg fa vedere (apparentemente) di non dare un eccessivo peso allo share, tuttavia se viene a meno anche la dote di Raiuno tutto si complica. Anche per Raidue si va verso la conferma di Virus, l’appuntamento del giovedì condotto da Nicola Porro. Tirando le somme la sua stagione è positiva, seppure non eccellente. Il talk è cresciuto negli ascolti, ha vinto la sfida diretta con Formigli su La7, e schiera gli ospiti due alla volta, particolare da non trascurare, in quanto piace molto ai vertici dell’azienda. Quindi non si può certo parlare di pollaio. Qualche problema in più negli ascolti Virus ce l’ha avuto con il ritorno di Don Matteo, che con i due episodi uno dopo l’altro fa il pieno di ascolti non solo in prima serata, ma anche in seconda, quando il talk di Raidue recuperava la media. Porro è uno dei pochi conduttori di area moderata e liberale. Il suo talk è il più economico. Finora ha sempre avuto dei contratti stagionali. Quello attuale scade a giugno. È entrato in Rai con Gubitosi e Teodoli che ora non ci sono più (Teodoli si è spostato a Rai4).
Diverso il discorso per Raitre. I talk sono due (perché Chi l’ha visto? è un programma di cronaca). Si tratta di Che tempo che fa con Fabio Fazio e di Ballarò con Massimo Giannini. Il primo sta vivendo una stagione più che positiva. Ascolti super, ospiti doc, il conduttore in grande spolvero, pronto a sfidare anche la leggenda Mike Bongiorno con il ritorno del Rischiatutto. Morale della favola: intoccabile. Poi se vogliamo aggiungere un particolare, non indifferente, che rafforza la tesi, bisogna dire che sia Fazio sia il neo direttore di Raitre Daria Bignardi appartengono alla stessa scuderia di Caschetto, il super agente dei divi tv. Quindi non si vede il motivo perché la Bignardi debba fare la guerra proprio al compagno Fazio. Tanto c’è Ballarò che può essere asfaltato, la vittima pronta al sacrificio. Tanti gli indizi. Risultati al di sotto delle attese. Giannini spesso nel mirino per la sua conduzione e per la ormai lunga polemica con Renzi. Un format un po’ logoro. Tutte componenti che non depongono certo a favore di una conferma del programma. Non è da escludere una fermata ai box per poi rispolverarlo dopo il restyling. Chi invece è destinato a lasciare Viale Mazzini è il conduttore, voluto dall’ex direttore Vianello, che comunque si è messo in tasca bei soldoni con questa avventura.
Per quanto riguarda Raisport si cercherà di dare una sterzata verso il modo di condurre le trasmissioni. Raccontare l’evento in maniera romanzata non solo con la cronaca nuda e cruda. Tuttavia non va dimenticato che in passato l’eccessivo intellettuale allo sport in casa Rai non ha mai pagato. Nel 2004 la scelta di Linus a condurre le Notti degli Europei non ha dato i frutti sperati.
Un sogno però Campo Dall’Orto e Verdelli continuano a coltivarlo: è quello di avere tre direttori donne nei tiggì. I tempi non sono imminenti. Chissà se tra qualche mese il sogno si realizzerà. Certo non sarà facile scalzare Orfeo dal Tg1. Comunque di donne pronte alla scalata ce ne sono. I primi nomi che vengono in mente?Sarah Varetto e Lilli Gruber.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.