Pay tv, ora è guerra tra colossi. Accordo Mediaset-Vivendi, la task-force europea. Parte la sfida agli anglosassoni di Sky e Netflix

Pier Silvio Berlusconi in una recente immagine. Ha parlato di Pier Silvio Berlusconi come di "un fantasma processuale" perchÈ non compare mai negli atti e non Ë nemmeno stato citato nelle conclusioni del pm l'avvocato Filippo Dinacci, difensore del figlio del premier, tra gli imputati per frode fiscale all'udienza preliminare per il caso Mediatrade. Il legale, che ha chiesto il proscioglimento del suo assistito, ha esordito dicendo che lo stesso pm Fabio De Pasquale nelle sue conclusioni "non ha mai citato Pier Silvio Berlusconi" e posto che "non c'È nessuna condotta che gli Ë stata addebitata siamo di fronte ad un fantasma processuale". L'avvocato ha anche spiegato che il nome del suo cliente non compare in alcun atto dell'indagine e pertanto non dev'essere nemmeno imputato.                                ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Pier Silvio Berlusconi 

Nasce il nuovo polo europeo della pay tv. Quello destinato a battersi contro i colossi anglosassoni Sky e Netflix. Agli italiani e spagnoli di Mediaset si uniscono i francesi (e in parte anche i tedeschi) di Vivendi. Una task force destinata a cambiare il mercato. Una major europea concepita per la creazione di contenuti, streaming, on demand e pay tv. Co-produzioni televisive (ai canali Mediaset si aggiunge Canal Plus), musicali (Universal) e cinematografiche (Medusa e Canal Plus). E poi nella task force entra anche Telecom (Vivendi è azionista di maggioranza), preziosissimo per la creazione di una piattaforma per Internet.

Questi i contenuti dell’accordo: Mediaset e Rti risulteranno titolari, complessivamente, del 3,5% del capitale sociale di Vivendi che a sua volta ottiene il 100% di Mediaset Premium e il 3,5% del capitale sociale dell’azienda di Cologno. Di Premium che passa al 100% a Vivendi (compresi i dipendenti) i canali non sportivi restano gestiti da Rti, che diventa una specie di Fox per Sky. 

SUPERMARIO

Mario Adinolfi da quando è candidato sindaco a Roma ne spara ogni giorno una più grossa dell’altra. L’ultima ai microfoni di Un giorno da pecora su Radio2. Il blogger – che ultimamente alla passione per il poker ha unito pure quella per Radio Maria, con tanto di ripudio ad aborto, adozioni, cannabis e prostituzione – ha promesso di dimagrire 40 chili entro il 5 giugno, la data delle elezioni. La sparata si aggiunge alla collana di perle che va da George Michael diventato grasso per colpa della cannabis, ai due papà di Kung Fu Panda 3 che fanno il lavaggio del cervello gender ai bambini. E meno male che ancora non se l’è presa con i genitori anonimi di Qui Quo Qua, col nonno di Heidi o con la scimmia che ha adottato Tarzan, magari affittando l’utero.

 

IL CALCIO DI TELESE

Da un po’ di tempo a questa parte Luca Telese è su di giri. Gli isterici battibecchi con Mughini a Tiki Taka l’hanno galvanizzato. Al punto da fargli scoprire un filone d’oro, il calcio. Non bastano le apparizioni da esperto pallonaro in tv, ora il calcio è diventato pane quotidiano anche negli articoli su Libero Quotidiano. Nell’ultimo pezzo accusa il ct Antonio Conte di conflitto di interessi, un problema simile a quello dell’ex ministro Federica Guidi. Pardo, Varriale e Antinelli occhio: Telese può soffiarvi il posto.

 

LAMBERT

PARIETTI

Dopo Kevin Costner a Laura e Paola, un altro divo del cinema approda a Raiuno. A Ballando con le stelle stasera Christopher Lambert sarà protagonista con Alba Parietti di una sfida all’ultimo tango. Non a Parigi, ma davanti a Milly Carlucci.

 

AMICI DI VERDONE

Dopo le ultime vicissitudini che lo vedono tra i nomi coinvolti nello scandalo Panama Papers, Carlo Verdone ha bisogno più che mai di Amici. Sarà l’attore regista il quarto giudice nella seconda puntata del serale del talent musicale condotto da Maria De Filippi su Canale 5.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.