Stato Sociale prova a scandalizzare come Rino Gaetano 40anni dopo

Dal Gruppo Corriere (Umbria, Siena, Arezzo, Rieti e Viterbo)

segreto 3-5-18Il brano di Rino Gaetano “Nuntereggae più” compie 40 anni. E quattro decenni dopo lo Stato Sociale propone al Concertone del Primo Maggio la canzone “Mi sono rotto il c….”, che nel 2015 fu esclusa per la parolaccia, ma tre anni dopo ha addirittura aperto la maratona di piazza San Giovanni, condotta da Ambra Angiolini e Lodo Guenzi, il frontman della band che a Sanremo ha trovato la consacrazione.
I due brani hanno in comune i nomi di personaggi che hanno “stufato”, diciamo così. Seppure con dei distinguo (che non hanno evitato polemiche). Nel caso di Gaetano alcuni nomi sono stati censurati (Moro, Montanelli, Sinatra, Sindona e Crociani, quest’ultimi due noti alle cronache per il crac del banco Ambrosiano e lo scandalo Lockheed), ma ben altri hanno partecipato al ritornello (Agnelli, Costanzo, Mike Bongiorno, i partiti politici, i ladri di Stato, gli evasori legalizzati e le auto blu), scatenando un vespaio, al quale il cantautore ha sempre risposto così: “Il brano è uno sfottò, non faccio comizi. Si tratta della canzone più leggera che abbia mai fatto”.
Per quanto riguarda lo Stato Sociale invece è stata sufficiente la spiegazione di Guenzi: era solo una battuta sui doppi cognomi. Quindi niente attacchi personali al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, né a Luca Cordero di Montezemolo. Del resto alla fine, oltre alle spese militari, i vitalizi e alla formazione del nuovo governo, Guenzi dice pure che si è rotto di se stesso.
Come sempre accade, tuttavia, qualcuno che si sia risentito dell’esibizione dello Stato Sociale c’è stato. Alla Rai nessuno ha reagito, anzi si sono goduti i due punti in più di share, frutto proprio dell’avvio spumeggiante con la canzone incriminata. Maurizio Gasparri ha espresso il suo dissenso in un tweet, mentre il consigliere Arturo Diaconale ha sottolineato “come sia ridicolo che a distanza di 40 anni ci sia ancora una coda oltranzista di sinistra estrema che usi il mezzo pubblico per scopi dettati da pregiudizi”.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.