Rabbia e lacrime, Piroso fa il Grillo sul caso Tortora. Latella di sera, Carelli ci spera. Tania sulle orme della D'Amico. D'Urso duracell

uscito il 3 settembre 2008ripreso da Dagospia il 3 settembre 2008Fa bene Antonello Piroso a tenersi stretta La7, l’unica rete che gli permette di fare le trasmissioni che lui ama di più. Difficilmente Rai o Mediaset gli avrebbero dato l’ok per lo speciale su Enzo Tortora, andato in onda lunedì scorso dopo le 23. Una ricostruzione dettagliata della vicenda, che vent’anni dopo ha preso il copione di una farsa, il cui esito però ha finito per travolgere il conduttore televisivo di Portobello. Una sceneggiata napoletana dagli aspetti tragici ma anche grotteschi per come è stata portata avanti l’inchiesta. Piroso ha affrontato la ricostruzione come un monologo. Rigorosamente in piedi, parlando a braccio con qualche appunto qua e là, camicia e pantaloni scuri. Un po’ Minoli, un po’ Piero Angela. Un po’ Lucarelli, un po’ il sacerdote che la domenica delle Palme legge la Passione di Cristo. Tanto sentimento, tanta emozione, tanta rabbia per come è stato linciato Tortora. Le lacrime di commozione nel pronunciare le sue ultime parole. Un Piroso con l’anima tra i denti, insomma. Coraggioso ma anche innovativo in un tipo di giornalismo ben lontano da quello anglosassone e distaccato dal fatto. Ad accompagnarlo alcuni oggetti, utili nella ricostruzione. Uno spazzolino spezzato, un’agendina, dei centrini da tavolo e le manette, che il direttore del Tg7 ha tenuto al polso per tutta la durata del programma. Piroso è entrato talmente dentro la vicenda da sfidare tutte le caste, una per una. Magistrati, politici, camorristi, giornalisti: tutti sono stati sputtanati per come hanno affrontato la vicenda. Con tanto di nomi e cognomi. Sul libro degli inquisitori sono finiti, tra gli altri, Minà, Zucconi, Colombo, Cederna, il gip Forleo, Craxi, Fanfani, i cronisti giudiziari, i critici tv e perfino Indro Montanelli. Dei magistrati nessun nome, per non fare loro dell’ulteriore pubblicità, solamente la carriera che hanno fatto dal caso Tortora in poi. Un esperimento positivo, quello di Piroso, che al pubblico è piaciuto. Ma che apre un dibattito sul modo di condurre gli approfondimenti e le inchieste in tv. Ve lo immaginate Floris condurre una trasmissione del genere? O magari Vespa, Mentana, Lerner? O lo stesso Santoro? E’ dura immaginarli coinvolti (o sconvolti) alla maniera di Piroso. Ma il direttore del Tg7 ha aperto una strada. Chissà… Di sicuro dopo questa performance i suoi amici non sono aumentati.
LATELLA DI SERA, CARELLI CI SPERA. L’ex conduttore di Controcorrente, Corrado Formigli, lascia Sky Tg24 per tornare da papà Santoro (che non ha confermato Beatrice Borromeo). A questo punto potrebbe essere Maria Latella a prendere il timone dei programmi di approfondimento serali di Sky Tg24, il tg di Emilio Carelli. La direttrice di A dovrebbe condurre, almeno per due sere della settimana, la trasmissione che prenderà il posto di Controcorrente nel palinsesto. Per il pomeriggio dovrebbe essere confermata la Saluzzi.
SULLE ORME DELLA D’AMICO. Buon cammino al neonato SkySport 24, un canale destinato sicuramente al successo. Unico neo tutte quelle notizie che rullano continuamente su tre piani, dando un po’ fastidio agli occhi, e che si leggono con qualche difficoltà. Tra i neo acquisti nella squadra dei conduttori c’è anche l’ex miss Italia, Tania Zamparo, destinata in futuro a prendere l’eredità della D’Amico. Non a caso domenica scorsa Ilaria ha perso molto più tempo del solito in sala trucco, prima del suo esordio stagionale a Sky Calcio Show. Intanto c’è da registrare il successo del Fantascudetto, 85 mila utenti registrati e oltre 170 mila squadre già iscritte.
D’URSO DURACELL. Tra un po’ a Barbara D’Urso faranno presentare pure il Tg5 della notte. Dopo Mattino 5 è partita l’avventura anche di Pomeriggio 5. Una doppia sfida che sta dando ottimi risultati. Continuando così il Verissimo della Toffanin al sabato potrebbe essere relegato a un appendice pomeridiana della settimana. Qualche maligno sostiene che nelle alte sfere di Mediaset qualcuno stia già pensando a dare un po’ di ferie alla D’Urso.

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.