Robot: così si preparano a entrare in ogni casa

DALL’ANSA

Un paio di decenni e la loro presenza nelle case e negli uffici, così come negli ospedali e nei teatri, non sarà più un’eccezione: i robot si preparano a diventare amici dell’uomo e ad entrare in ogni aspetto della società. Il futuro, insomma, è della cosiddetta «robotica ubiquitaria», tema della Conferenza Internazionale di Robotica e Automazione (Icra) che prenderà il via a Roma da martedì 10 aprile. È l’appuntamento più importante del settore ed è la prima volta che viene ospitato in Italia. La rassegna, in programma fino a venerdì 14, è organizzata dalla Società internazionale di robotica e automazione (Ieee). Compie 24 anni, ma è stata ospitata in Europa solo tre volte e vi ritornerà solo nel 2013. Robot ovunque, quindi, in un futuro nel quale gli automi destinati a entrare in ogni casa, così come nei luoghi di lavoro, compresi ambulatori medici e ospedali, fino ad ambienti estremi come lo spazio e le profondità marine. «Di qui ai prossimi 20 anni i robot sono destinati a diventare una presenza abituale, così come oggi lo sono diventati i computer nelle case», osserva il presidente eletto della Ieee, Bruno Siciliano. Avranno un aspetto un pò diverso da quello finora immaginato in film e romanzi di fantascienza. «Molto probabilmente non saranno umanoidi, ma somiglieranno più che altro – prosegue Siciliano – ad elettrodomestici molto sofisticati, capaci di osservare l’ambiente nel quale si trovano, elaborando le informazioni in modo da muoversi in modo autonomo e comportandosi in modo intelligente». Potranno aiutare nelle pulizie, ma sapranno anche compiere movimenti di precisione millimetrica per compiere operazioni chirurgiche, potranno somministrare farmaci o muoversi fluttuando nello spazio per riparare satelliti, o ancora sapranno suonare e ballare. Un esempio sono i robot-danzatori, che sanno esibirsi nella danza tradizionale giapponese Jongara-bushi e che uno dei massimi esperti internazionali di robotica, Katsushi Ikeuchi, dell’università di Tokyo, ha programmato utilizzando un nuovo software che sa osservare i movimenti di un essere umano e, su questa base, genera programmi robotici capaci di mimare le stesse operazioni. Saranno proprio gli studi sul movimento ad aprire i lavori, martedì, con la relazione di uno dei maggiori esperti di fisiologia e percezione del movimento, Alain Berthoz, del Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs). Berthoz, che ha studiato il movimento anche in assenza di gravità con esperimenti sui cosmonauti, considera il cervello come una sorta di simulatore, che elabora in continuazione modelli capaci di anticipare ogni movimento dell’ambiente circostante. le sue ricerche sono il riferimento di tantissimi gruppi in tutto il mondo e la capacità di anticipare i movimenti è una delle scommesse della robotica del futuro.

(ANSA). BG 07-APR-07 14:08 NNN

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.