Fra’ Girolamo il santo protettore di Averna. Tutto nacque da una mistura di un frate cappuccino. L’azienda compie 140 anni. Circa 200 milioni di fatturato. Del gruppo fanno parte anche Pernigotti, Villa Frattina e Casoni

Francesco Rosario Averna è amministratore delegato del Gruppo Averna, che comprende Fratelli Averna spa, Pernigotti spa, Villa Frattina srl e Cfl spa. Il gruppo occupa 330 dipendenti diretti e quasi altrettanti indiretti e fattura circa 200 milioni di euro, 70 solo l’amaro Averna. Già da neo laureato Francesco Rosario entra nell’azienda di famiglia, fondata dal bisnonno nel 1868 e portata a livello nazionale dal padre Emilio. Nel 1983 diventa amministratore delegato. Nel 1989 acquisisce la società friulana Villa Frattina, lancia la grappa pregiata di monovitigno Frattina e innova l’immagine e la qualità dei vini e degli spumanti. Nel ’95 rileva in condizioni molto gravi l’antica azienda dolciaria piemontese Pernigotti, in pochi anni la risana economicamente e la rilancia sul mercato.
Domanda. L’anno 2008 segna il 140° anniversario dalla nascita della Fratelli Averna. Un bel traguardo…
Risposta. Eggià. I miei figli sono la quinta generazione. Ne è passato di tempo da quando il mio bisnonno Salvatore avviò l’attività.
D. Tutto cominciò da una ricetta top secret e gelosamente conservata dalla famiglia…
R. La ricetta è la stessa che Fra’ Girolamo diede al mio bisnonno. E chiunque sognasse di modificarla verrebbe trucidato immediatamente.
D. Chi era Fra’ Girolamo?
R. Uno dei frati cappuccini dell’abbazia normanna di Santo Spirito vicino al casale che il mio bisnonno comprò nella campagna di Caltanissetta. Il frate si dilettava in erboristeria. Preparava diverse misture per pozioni medicinali. In pratica l’elisir e la sua ricetta furono un dono spontaneo dei frati per ringraziare il mio avo per il sostegno economico ricevuto.
D. La magica pozione come diventò l’amaro Averna?
R. All’inizio il mio bisnonno lo regalava ai suoi clienti del negozio di tessuti che aveva. Siccome piaceva molto, le richieste aumentarono al punto che decise di cominciare una produzione artigianale. Poi ci pensò suo figlio Francesco a diffonderla in Italia e a esportarla nelle fiere all’estero.
D. Bottiglia dopo bottiglia siamo arrivati a una produzione di…
R. 8 milioni di pezzi. Se ci aggiungiamo anche le bottiglie di grappa e spumanti Villa Frattina e quelle dei liquori Casoni si superano i 30 milioni.
D. Nella sfida tra amari chi vince lo scudetto?
R. E’ un testa a testa tra Averna e Montenegro.
D. All’estero qual è il paese in cui si beve di più l’amaro Averna?
R. Senza dubbio la Germania è il nostro miglior partner. Lì è alto il consumo sia dell’amaro sia dei torroni e cioccolatini Pernigotti.
D. Lo scettro del comando in azienda è riservato solo ai discendenti?
R. La nostra famiglia ha dimostarto di non essere gelosa. Tra gli oltre 600, tra dipendenti e collaboratori interni ed esterni, ci sono almeno una trentina di persone che hanno incarichi di responsabilità sia nella produzione sia nell’amministrazione.
D. Anche lo slogan «Il gusto pieno della vita» fa ormai parte della tradizione.
R. Nasce più di 20 anni fa. Da una ricerca che sintetizza le qualità del prodotto e i valori che abbiamo dentro l’azienda. Averna ha queste qualità. Chi ci vive dentro lo sa bene. Abbiamo sviluppato un’eccellente qualità della vita, anche nei rapporti umani di lavoro. Quando ci vediano, anche dopo 15 anni, ci vengono le lacrime agli occhi. Tutto questo si riflette sulla qualità del prodotto: l’anima di Averna diventa l’anima del nostro amaro.
D. L’ultimo spot on air di Saatchi & Saatchi ne è l’ennesima riprova…
R. Il film mostra scene quotidiane di diverse persone che hanno saputo cogliere le piccole emozioni della vita. Sulle note di un jingle scritto dal copy Antonio Gigliotti e dal musicista Francesco Vitaloni e cantato da Enrico Ruggeri che, con la sua voce calda e inconfondibile, interpreta egregiamente il posizionamento del brand. Nello spot vediamo un manager stressato che si commuove alla vista di un cagnolino, dimenticando tutti i suoi impegni di lavoro. Una ragazza che scoppia a ridere noncurante dell’apparecchio per i denti. Un uomo che abbraccia calorosamente il padre. Tutte scene che fanno da preludio al gran finale in cui una coppia, comodamente seduta sul tappeto davanti al camino, si gusta un bicchiere di Amaro Averna. E questo è «Il gusto pieno della vita».

Marco Castoro

Giornalista. Scrivo di media, informazione e tv. Tifo Roma, sono cresciuto con le canzoni dei cantautori. I miei idoli: Totti, Al Pacino, Ancelotti e Audrey Hepburn.